martedì 19 marzo 2013

Quella brutta bestia



Poi ci sono dei giorni, che ritorna qualcosa che pensavi se ne fosse andato. Non sai perché. Fino a ieri stavi bene, avevi nuove idee e nuovi sogni. Sembravi finalmente uscito dal tunnel. Tanto che ad un certo punto ti eri anche detto: “ bè ma alla fine tutto qui?!” … Ti trovi a scoprire, senza preavviso, che “tutto qui un cazzo.” 
Quando riesci a mettere da parte tutte le cose che non contano davvero ti accorgi che semplicemente hai nostalgia, non quella sana, hai malinconia, ti manca tutto di quello che avevi prima e in un lampo ricordi quanto era bello e vero. Nello stesso tempo ti arrabbi con te stesso perché sai che ti manca qualcosa che ti farebbe stare ancora male.

Arriva, di quando in quando, questa sofferenza subdola e meschina. Non ti avvisa prima di colpirti, ti aspetta dietro ad un angolo, nella notte, nascosta nel buio. Sbuca da sotto il tavolo o da dietro un albero. Ti sorprende alle spalle, vigliacca. Basta poco perché ti trovi: un profumo, un’immagine, una voce. Basta una scritta su un muro o l’odore di un’erba. Rimani spiazzato ed impreparato, non sai come rispondere ai suoi colpi e senza che te ne renda conto sei steso per terra a guardare in alto e a sperare che se ne vada presto. Non riesci ad alzarti. Ti manca il respiro, apri gli occhi a fatica, senti la sofferenza ridere di te. Guardi il cielo, e pensi che l’unico modo sia andare via di qua. Volare via perché sei circondato dai ricordi, che non esiteranno a chiamarla, la sofferenza, ogni volta che sembrerà andare meglio.
A volte ti attacca di notte, mentre sogni, quando sei più debole. Codarda, non si presenta mai davanti a te. Nei sogni ti altera la realtà, la tua percezione di verità, si permette di prenderti in giro e tenderti delle trappole. Ti svegli e rimani nascosto qualche secondo sotto le coperte, a domandarti che cosa è successo, a chiederti se è tutto vero. Esattamente come facevi da bambino, lì dove nessuno ti vede.
Puoi combatterla, appena riesci a rialzarti da terra. Ma se prima la combattevi insieme a chi ti stava vicino ora devi farlo da solo. Devi tirare fuori le tue armi nascoste, lasciate in soffitta a prendere polvere. Devi prendere la scala e una torcia e andare a cercare dove sono. Dovrai caricarle in fretta, e anche capire come usarle probabilmente. Ti eserciti un po’ finchè la sofferenza non ti sorprenderà di nuovo, e magari quella volta sarai pronto ad accoglierla come si deve.
E’ una brutta bestia davvero, perché appena sei pronto ad affrontarla, scappa e si nasconde. Dopo un po’ che la conosci ti accorgi che quando si nasconde e scappa, va a rifugiarsi dentro di te… e non puoi far altro che aspettare che torni fuori, per combatterla e ucciderla. Per sempre. Serve tempo, tanto a volte. Serve pazienza.
Mentre si nasconde continui con la tua vita, come hai fatto finora.
Ti prepari ad accoglierla con la consapevolezza che quando deciderà di uscire da dentro di te per tornare ad attaccarti, se riuscirai a trovartela faccia a faccia, potrai fargliela pagare.

Dedicata a me...e...

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