venerdì 8 marzo 2013

La Scatola di Marta

http://www.youtube.com/watch?v=zvCBSSwgtg4

La notizia degli ultimi due giorni è che è nata la figlia di un mio amico: Marta.
Abbiamo festeggiato giovedì sera, con suo papà, a 17 ore dalla sua nascita. Abbiamo brindato e scherzato come si conviene in queste occasioni. Abbiamo mangiato insieme e ci siamo fatti raccontare del parto, di come sta la mamma, di com’è la bimba.
Poi abbiamo fatto qualcosa in più. Non so per quale motivo ma sentivamo l’esigenza di dover lasciare un piccolo segno. Così abbiamo preso una scatola e l’abbiamo regalato al nuovo papà, con l’impegno di darla a Marta il giorno del suo diciottesimo compleanno. Dentro abbiamo messo quattro quotidiani, presi il giorno della sua nascita, così potrà vedere com’è il mondo oggi, e potrà vedere se qualcosa è cambiato. Abbiamo messo una bottiglia di cognac che nella nostra idilliaca visione del mondo aprirà il 7 marzo 2031 e brinderà a noi, gente di cui magari, non sentirà nemmeno mai parlare. Ma non solo. Finita la cena abbiamo preso dei fogli di carta, ce li siamo passati, e ognuno di noi ha scritto una piccola descrizione di sé, una fotografia di com’è ora e della aspirazione e dei sogni che ha ognuno di noi. Una piccola istantanea diciamo.
Quando abbiamo chiuso la scatola abbiamo iniziato a fantasticare… leggerà mai queste righe? cosa si realizzerà di quello che abbiamo scritto?...mi raccomando però, ovunque saremo il 7 marzo 2031 ci troveremo per brindare insieme con questo cognac… pensa quando aprirà la scatola, magari non ci saranno nemmeno più i fogli di carta… si va bè ragazzi la apre tra 18 anni non nel 2890…
Mi piace pensare che quella scatola rimarrà davvero chiusa fino a quel giorno, e che quando Marta la aprirà, anche se non saprà chi siamo, e probabilmente nemmeno gliene fregherà nulla, una piccola parte di come siamo ora uscirà nel mondo, magari travolgendoci, a ricordarci di colpo chi siamo stati.
Forse avremmo dovuto aggiungere qualche oggetto anche. Un qualcosa simbolo del nostro tempo. In effetti non saprei nemmeno cosa. Cioè si insomma non potevamo mica mettere dentro un’ipod…

Tornando a casa mi sono messo a riflettere. facendo due conti, il 7 marzo 2031 avrò 41 anni. Sarò appena entrato negli “anta”. Sarò già nella terza stagione della vita, quella della crisi di mezza età (a voglia lì mettersi a scrivere un blog per superarla), chissà come sarò combinato.
Potrei essere un architetto semi affermato che vive in Danimarca, sposato con una brasiliana conosciuta durante il master a Rio de Janeiro. Era stufa del Brasile e così innamorata di me che ha deciso di seguirmi a Copenaghen. Entrambi sappiamo malissimo il danese nonostante siamo qui da un po’, e odiamo il freddo terribilmente, ma si sa, il lavoro è lavoro. Magari quando i bambini iniziano le medie ci trasferiamo a Valencia. Abbiamo due bambini piccoli con la carnagione olivastra come lei. Mi ha convinto ad andare ai corsi di ballo latino americano, il martedì e giovedì sera.
Magari invece sarò uno scrittore che lavora a casa, al mattino, in una stanza con una vetrata che da sul lago. Ho scritto un romanzo di successo dieci anni fa e da allora non riesco più nemmeno a scrivere i biglietti di auguri a Natale. Campo di rendita, vado a prendere i figli a scuola e preparo pranzo e cena sperimentando piatti esotici. Colleziono sassi e altre cazzate. Ho una donna meravigliosa, quella che ho sempre saputo. Lavoro poco, mi godo i frutti di un successo inaspettato e quando la sera mi metto a letto dopo averli visti crescere un altro giorno, sono sereno.
O forse mi perderò per il mondo, a vivere avventure. Magari in Africa, cercando di fare qualcosa per chi non ha nulla. O in Sudamerica finendo in qualche piantagione in mezzo al niente, a fumare la sera e bere Pina Colada su una spiaggia deserta. Ho lasciato un mondo che non capivo più. Faccio in modo di rovinare tutte le relazioni che trovo perché non ho più fiducia nell’amore e nelle persone. Mi piace pescare e andare a caccia. Ogni tanto scrivo ai miei cari a casa, poche righe, e in fondo, dico sempre che va tutto bene.

Non lo so sinceramente, so solo che ora ho ancora la vita davanti, ho un foglio bianco su cui posso scrivere e disegnare quello che voglio.
Marta, una cosa, tra 18 anni, ovunque sarò, se ti ricordi, fammi sapere cosa ho scritto ieri sera sulla lettera e come sono adesso...ci conto!
Per il resto, buona fortuna.

2 commenti:

  1. Spettacolo !! hai descritto i tuoi sogni in maniera divina..tanto da farci un film mentale quando li stavo leggendo !!Auguri marta e auguri anche ai genitori!! Complimenti

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  2. Grazie davvero!! sono contento che sia riuscito a trasmettere qualcosa! :)

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