sabato 22 giugno 2013

Dialogo tra un ragazzo sconosciuto ed un viaggiatore errante...(parte II)


Viaggiatore: “Da lontano, quasi non ti riconoscevo.”
Ragazzo: “Bè, lo prendo come un complimento.”
V: “lo è infatti.”
R: “Eppure lo sai che c’è qualcosa, altrimenti ora non saresti qui.”
V: “Hai fatto quello che ti avevo detto?”
R: “Ho fatto anche di più, con il tempo. Ho capito che è stato decisamente meglio così, e che io, in quel mondo, non ci voglio entrare più.”
V: “Allora…”
R: ”Allora, ogni tanto, la malinconia arriva, leggera come una brezza, ma devastante come un uragano. Colpisce, in quei rari momenti in cui si è vulnerabili!”
V: “L’importante lo sai, è che ora tu abbia chiuso. Hai messo la parola fine. E questa, è l’unica cosa che conta.”
R: “Mi sono ritrovato a ripensare agli ultimi mesi, ho riletto mail, ho ascoltato canzoni che ascoltavo prima. Ho esorcizzato luoghi. Ho riguardato tutto quello che ho fatto… tutto quello che ho concluso, tutto quello che ho conquistato. Quanta fatica per venirne fuori, ma ce l’ho fatta. Ho tirato fuori una forza che non credevo di avere. Mi sono guardato indietro con tenerezza, a pensare com’ero.”
V: “Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza.”
R: “Aspetta… chi l’ha detta questa?”
V: “Non importa… ora come ti vedi?”
R: “Decisamente più forte. Molto più leggero. A tratti, quasi sereno…ma…”
V: “C’è sempre un ma…”
R: “Ma manca qualcosa…”
V: “Solo che quel qualcosa non lo potrai mai trovare guardando indietro.”
R: “E dove allora?”
V: “C’è chi lo trova in un lavoro, in un’ambizione. Chi lo trova in una macchina, con la strada davanti. Alcuni lo trovano nel deserto. Altri in un’alba che sorge sul mare. Quelli come te, di solito, lo trovano in un sorriso, o in uno sguardo.”
R: “In uno sguardo….”
V: “Ah…allora è di questo che si tratta…”
R: “Uno sguardo.”
V: “Perdersi per uno sguardo così, è sempre la cosa giusta da fare…”
R: “Sono contento che sei arrivato quando ho deciso di chiudere definitivamente questa stagione”
V: “Hai chiuso proprio un bell’inverno, ora hai davanti a te una primavera ed un’estate… stai solo attento ai temporali, ogni tanto capitano.”
R: “I temporali non mi spaventano più.”
V: “Dicono tutti così, poi dopo i primi due tuoni se la fanno sotto. Non ne apprezzano il lato romantico.”
R: “Ora so come scacciare la paura…”
V: “Buon per te…finalmente.”
R: “Sei stato di parola comunque, sei tornato nel momento giusto.”
V: “Noi che viaggiamo siamo così…”
R: “Presto partirò anche io…”
V: “Vorrà dire che mi saprai troverare, nel momento giusto.”
R: “Non ti offendere ma…spero di non rivederti più.”
V: “Fidati, lo spero anche io…”
R: “….grazie, per tutto..”
V: “Volta quella pagina dai…è arrivato il momento.”
R: “Te ne scappi già?”
V: “Mi sono fermato anche troppo.”

R: “……. Ehi aspetta!!!...Vuoi sapere cosa c’è nella pagina dopo???”
V: “…No…già lo posso immaginare…”