lunedì 11 febbraio 2013

Sogno

Da leggere in silenzio o, al massimo, con http://www.youtube.com/watch?v=cMFWFhTFohk
(stavolta l'ho scritto all'inizio grazie ad un consiglio prezioso pervenutomi stasera)

Tornando da Milano mi sono addormentato in treno. Ho fatto un sogno.
Ero su una zattera in mezzo ad un grosso fiume in piena, non so come ci fossi arrivato. Non saprei nemmeno dire dove fossi. Andavo piuttosto veloce ma non sentivo  vento, e nemmeno il freddo o il caldo. Sapevo di non essere solo e questa convinzione mi spingeva a proseguire su quella zattera senza cercare di buttarmi e salvarmi sulla riva. Non sapevo dove portava il fiume.  In un tempo che non saprei definire mi apparvero tre persone.
La prima arrivò dopo che un bagliore di colore azzurro mi fece girare la testa alla mia sinistra. Vidi una donna, era vestita con un lungo vestito, azzurro anch’esso. Si buttò nel fiume e si mise a nuotare verso di me. La corrente era troppo forte, e non riuscì a raggiungermi. Non avevo niente per aiutarla e dopo pochi secondi non riuscì nemmeno più a vederla.
La seconda era un uomo con dei grossi baffi. Arrivò anche lui su una zattera e andava molto più veloce di me. Mi si avvicinò e cerco di spingere la zattera su cui mi trovavo con un grosso tronco che trovò nel fiume. Mi fece andare più veloce e quasi persi l’equilibrio e rischiai di cadere in acqua. Cercai di sistemarmi in maniera più stabile, e guardai quell’uomo. Sapevo chi era tanto tempo fa.  Rimase per pochissimo tempo, e subito se ne andò strizzandomi l’occhio e ridendo forte.
Arrivai alla fine del fiume prima di una cascata interminabile. Non vedevo il fondo. La zattera si fermò e nonostante il fiume continuasse a scorrere questa rimaneva ferma. Ero stanco e non riuscivo a vedere la fine delle cascata. A stento tenevo gli occhi aperti. Girai lo sguardo verso destra e vidi un uomo seduto su uno scoglio che mi fissava. Aveva la barba, gli occhiali e un portamento di una tenera severità. Sembrava stesse cercando di capire se volessi buttarmi nella cascata o rimanere lì fermo. Non so dire per quanto rimanemmo fermi e zitti a guardarci ma il vento e il freddo iniziarono ad abbattersi sulle nostre figure e in qualche modo sapevo che quell’uomo stava aspettando me e mi stava ricordando che potevo decidere di cadere nel fiume o lottare per tornare indietro. Fino a quando improvvisamente si alzò e scivolò nel vuoto. In quel momento  decisi cosa fare.
Poi mi sono svegliato, e quando aprii gli occhi era ora di scendere…

2 commenti:

  1. L'idea di consigliare una canzone come sottofondo da un qualcosa in più a dei testi scritti in maniera davvero coinvolgente.
    Bell'idea Jack, mi prende un sacco il modo in cui scrivi.

    P.s. Non ho capito se l'ultimo uomo ti era famigliare o meno, fatto sta che secondo me era Sandini! ;)
    Ciao Grande!

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  2. Questo post mi è piaciuto davvero. Si dice che nei sogni si interpreta un po' tutti i ruoli, non si è solo il protagonista, ma non credo sia questo il caso. Forse il significato del "sogno" è nessuno ti può salvare o decidere per te se non sei tu a volerlo fare. E a volte ci si trova proprio nel punto in cui non si è precipitati, e nel contempo non si è in acque calme.E per gli umani questa è una cosa drammatica. Essere soli, trovare motivi e spinta.
    La mia risposta: http://www.youtube.com/watch?v=zts5ffHCX58

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