da leggere con http://www.youtube.com/watch?v=lAwYodrBr2Q
Ho sempre pensato che
l’immagine del lago fosse lo specchio dei sentimenti che provo e di come
mi sentissi nell’anima. Non so se per presunzione, o magari per necessità di avere
un’immagine empirica di ciò che ogni giorno sento, una sorta di
rappresentazione di tutto quello che certe volte crediamo di conoscere. Io credo che
ognuno di noi, anche inconsciamente, stringa un relazione con i luoghi che
vive, o che abita, come se ci si fondesse in un’unica entità. Anche perché, a
pensarci bene, anche il lago, come me, come tutti, cambia la sua faccia ogni giorno il più delle
volte in base a fattori esterni..
Se c’è vento appare mosso, talvolta inquieto, crespo, ma
anche però con una direzione precisa verso cui andare, è motivato e tenace, e
sembra che niente e nessuno possa placarlo.
In inverno invece
rimane molto spesso coperto dalla nebbia, assopito dalla stagione, malinconico,
in un limbo, fermo a meditare e tirare le somme su ciò che finora ha concluso
nella sua vita. Non credo che sempre sappia darsi una risposta.
A volte la nebbia
rimane solo sullo sfondo, e le nubi alte lasciano passare uno spiraglio di
luce, quelle volte sembra che stia assaporando il ricordo di giorni meravigliosi,
infatti giuro, che a guardarlo bene, il lago intendo, nel profondo ha un
ghigno, un lieve sorriso e gli occhi chiusi.
Certe volte è
nostalgico, quando il vento cala e
rimane solo quella leggera brezza, quasi avesse la pelle d’oca.
Quando d'estate arriva il temporale esce tutta la sua rabbia, perchè non vuole farsi mettere i piedi in testa.. ma non riesce a tenere rancore, o rimanere arrabbiato. I temporali finiscono presto, lasciando i cocci di quello che hanno rotto e una calma surreale.
Al tramonto tira fuori tutto il suo fascino, gonfia il petto perchè è colorato.
La notte invece è misterioso e sublime, come un amante pieno
di passione. Ma non tutti riescono ad apprezzarlo di notte, spesso chi ha paura
non ha il coraggio di andare oltre il buio, ma a quelli che lo fanno, il lago,
apre davvero il suo cuore.
Ci sono poi i giorni in cui è allegro, ma a pensarci bene, è
contento solo perché riflette la luce del sole che lo schiarisce, quindi, in un
certo senso, perché non si sente più solo.
Poi delle volte, quando tutto il mondo urla, litiga, si odia…
quando sembra che nella vita ci sia più dolore che gioia, nei giorni in cui si
perdono le cose importanti, il lago si ricorda di essere pieno d’acqua, di
pesci, di coste da bagnare. E in quei giorni, se accosti l’orecchio vicino alle
onde, e pensi a chi ti vuole male, sentirai il lago ridere di loro..
In una cosa tuttavia non siamo uguali: il lago, nonostante
tutto, non ha mai paura…
Jack
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