lunedì 18 febbraio 2013

Dialogo tra un ragazzo sconosciuto ed un viaggiatore errante…

Direi con..
http://www.youtube.com/watch?v=_5QDOJNyLNM&feature=youtu.be

Dedicato ad un amico lontano (ma non così tanto), e al ragazzo sconosciuto...


Viaggiatore:  “Come stai?”
Ragazzo:  “Ultimamente ho sempre paura di questa domanda.”
V: “Forse hai più paura delle risposte, che delle domande.”
R: “Sarà…”
V: “In ogni caso c’è solo un motivo per cui una persona possa stare così. In che fase sei?”
R: “Fase?”
V: “Si, le fasi…Sei arrabbiato con lei? Sei nella fase del possesso? Nella fase in cui hai accettato la realtà? Dovrai pur essere in una fase..”
R: “Sono nella fase in cui ho tagliato con le stronzate, ho superato tutte quelle che hai elencato. Ora mi manca, e basta.”
V: “Ti mancherà sempre, è normale. C’è gente che non arriva in tutta la vita ad avere una storia come quella che hai avuto tu. E tu l’hai avuta per un discreto tempo. “
R: “Io so che mi ama ancora.”
V: “Forse se n’è dimenticata. Ma non è questo il punto. Devi smettere di pensare. Prendi uno scatolone e mettici dentro tutto quello che ti ricorda lei. Chiudilo a chiave. Ma non fare così anche con i ricordi. Quelli tienili stretti, perché sono l’unica cosa per cui sai che, nonostante tutto,  vale la pena stare così adesso. “
R: “Di notte ancora la sogno, e poi mi sveglio, e al buio ci metto non poco a calmarmi. Credi che passerà?”
V: “E tu invece credi che diventare uomo sarebbe stato facile? Non si diventa uomini solo perché ti si allargano le spalle. Nella vita serve dolore. Perché solo provando dolore puoi reagire e trovare il modo di risolvere i problemi. Serve fatica. Bisogna lottare e il punto è che non sai mai fino a quando devi farlo..forse per sempre.”
R: “Io ho sempre lottato, ora sono talmente esausto…È la prima volta che mi fermo. Ma tu che ne sai della vita… parli senza sapere!”
V: “Io parlo di quello che vedo, e di quello che so. Guardati in giro, come fai a non aver fiducia? La gente, nonostante faccia male, è ancora pronta a correre il rischio di innamorarsi.”
R: “E perché lo fa?”
V: “Perché vivere senza innamorarsi  equivale a non vivere.”
R: “Non lo so..Non so che fare per superare questo momento.”
V: “Pensa ad un momento felice della tua vita, in cui non c’era lei. Pensalo intensamente. Ricorda la felicità. Ricordati la formula. Scrivi gli ingredienti e a fianco appuntaci i dosaggi. Forse dovrai aggiungere un pizzico di realtà. Dovrai togliere qualche grammo di spensieratezza, ma la base è ancora quella. Riparti da questo. “
R: “Mi ricordo di un viaggio. Partimmo senza sapere cosa avremmo trovato. Non scoprimmo solo dei luoghi, ma un modo di vivere e affrontare la vita. Si credo che lì fossi felice.”
V: “Lo vedi che ci riesci?”
R: “Solo a momenti però…”
V: “Scaccia i fantasmi cazzo!! Dipende da te però, perché io posso solo dirtelo..ma solo tu puoi farlo.”
R: “Forse dovrei partire…”
V: “Il mondo è così grande…”
R: “Magari questi fantasmi, come li chiami tu, non mi staranno dietro se corro veloce. Magari si perdono in qualche angolo di mondo, e non mi trovano più...”
V: “Perché diavolo credi io stia viaggiando?!… Però, fatti un favore. Non sentirti così inadeguato, così sbagliato. Non pensare di aver fallito tu, hai fatto il possibile. Vai a testa alta, te lo meriti…”
R: “Ehi aspetta dove stai andando? Dove ti ritrovo? ……In qualche liquore generoso?!”
V: “Adesso non montiamoci la testa…”
R: “…E allora dove?”
V: “Ti trovo io, quando ti serve…”

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